Video: Le considerazioni degli storici
Come si può definire la guerra del Sonderbund? Si può qualificare la guerra del Sonderbund come una rivoluzione? Si tratta di una guerra civile, di una guerra di religione, …?
La battaglia di Gisikon nel 1847
Le tappe verso la guerra civile
Dal 1830, due correnti politiche si contrappongono nella Svizzera dei 22 Cantoni: i liberali vogliono modernizzare la confederazione di Stati risalente al 1815, mentre i conservatori vogliono preservare le proprie tradizioni. A partire dal 1834, a tali dissensi si aggiunge anche una disputa confessionale: i riformati sono per lo più liberali, mentre i cattolici sono prevalentemente conservatori. Questa disputa culmina nel 1841 con la soppressione dei monasteri in Argovia.
I turbolenti anni 1840 vedono una radicalizzazione su entrambi i fronti: nel 1844 Lucerna convoca i gesuiti contro i quali marciano due violente spedizioni di Corpi franchi nel 1844/45. Alla fine del 1845, Lucerna, Uri, Svitto, Untervaldo, Zugo, Friburgo e il Vallese fondano un’alleanza speciale di mutua protezione, il «Sonderbund». La Dieta federale – primo parlamento svizzero – vota per lo scioglimento del Sonderbund nell’estate del 1847, in quanto contrario al Patto federale.
Le truppe del Sonderbund
Il Sonderbund vuole mantenere la confederazione originaria del 1815, insistendo sull’autonomia dei Cantoni e rifiutando di cedere diritti di sovranità a uno Stato unitario. Le sue formazioni di combattimento contano appena 30 000 uomini. Sono integrate da 50 000 uomini supplementari – la Landsturm – equipaggiati in modo rudimentale che formano tutt’al più una forza di combattimento difensiva. Il loro generale è il grigionese Ulrich von Salis Soglio. La strategia del Sonderbund è difensiva, nella speranza dell’intervento delle grandi potenze amiche in caso di bisogno.
Le truppe della Dieta federale
I sette Cantoni del Sonderbund rifiutano di sciogliere l’alleanza e ciò è interpretato come dichiarazione di guerra. La Dieta nomina il ginevrino Guillaume Henri Dufour come comandante supremo dell’esercito confederato forte di circa 100 000 uomini. Dufour sceglie i suoi ufficiali di stato maggiore in base alle loro capacità militari e non alle loro opinioni politiche. Una decisione che minimizza i rischi di parzialità e che si rivela giusta. Il generale Dufour adotta un approccio offensivo: isola innanzitutto Friburgo che capitola rapidamente. Poi accerchia Lucerna che, presa d’assalto da cinque direzioni, si arrende a sua volta. Infine, depone le armi anche il Vallese.
Con lo stato federale verso la democrazia
La guerra del Sonderbund si è svolta in questa regione oltre 175 anni fa. I veri e propri scontri tra i belligeranti durano appena tre settimane, dal 4 al 24 novembre 1847. Lo schieramento vittorioso creerà in seguito lo Stato federale del 1848, rendendo la Svizzera una democrazia.
Gli antefatti: un andirivieni
La vecchia Confederazione dei 13 Cantoni è una confederazione di Stati in cui vige l’assolutismo. Questa era di 300 anni termina nel 1798. Ora il potere deve essere consegnato nelle mani del «popolo» sovrano costituito da cittadini liberi e uguali. Nello Stato unitario elvetico questo rivolgimento fallisce, fino a quando non inizia a funzionare la Mediazione federalistica di Napoleone. Ma nel 1815 il Congresso di Vienna fa marcia indietro sulla secolarizzazione.
Il Patto federale, concluso nello stesso anno, conserva una Confederazione di 22 Cantoni rifiutando le idee liberali e restaurando l’Ancien Régime. Nel 1830 una nuova ondata rivoluzionaria invade l’Europa. In taluni Cantoni prendono il potere i liberali, redigendo costituzioni cantonali e sottoponendole al voto del popolo. I conservatori che vedono in pericolo la loro Chiesa e la propria indipendenza si oppongono a questi movimenti liberali che mirano a trasformare la Svizzera in uno Stato federale.
Nel 1847, la questione è in realtà meno confessionale che politica: come trasformare la Svizzera in un’entità nazionale, economica e democratica?
Costruzione di una repubblica
Nel 1848 lo Stato svizzero diventa una democrazia rappresentativa che deve essere dapprima costruita e unificata. Il Consiglio federale è composto unicamente da liberali, usciti vincitori dalla guerra del Sonderbund. Il parlamento bicamerale, «potere supremo della Confederazione», permette un certo federalismo.
Negli anni 1870 viene lanciata una revisione della Costituzione federale al fine di includervi un diritto di veto diretto (diritto di referendum), accettato nella votazione del 1874. Con il diritto d’iniziativa introdotto nel 1891, la Svizzera diviene una democrazia semidiretta, com’è tutt’oggi.
Fonti e letteratura consigliata
Bundesverfassung, in: Die Bundesversammlung – Das Schweizer Parlament, https://www.parlament.ch/de/über-das-parlament/parlamentsportraet/aufgaben-der-bundesversammlung/rechtsetzung/bundesverfassung
Bossard-Borner Heidi, Im Spannungsfeld von Politik und Religion. Der Kanton Luzern 1831 bis 1875, Basel 2008.
Du Bois Pierre, La guerre du Sonderbund. La Suisse de 1847, Neuchâtel 2018.
Constitutio, Alle Artikel der Bundesverfassung als Bewegtbilder der Schweiz: https://vimeo.com/showcase/constitutio-de.
Church Clive H., Head Randolph C., Paradoxe Schweiz. Eine Aussensicht auf Ihre Geschichte, Zürich 2021.
Fuhrer Hans Rudolf, Der Sonderbundskrieg 1847. Bürgerkrieg, Religionskrieg oder Bundesexekution?, in: Militärgeschichte zum Anfassen, Dokumentation, 2. Auflage 2003.
Gernet Hilmar, Luzerns heiliger Krieg: eine historische Reportage zum Sonderbundskrieg 1847 und den Gefechten auf Luzerner Boden, Hitzkirch 1997.
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Holenstein Rolf, Stunde Null. Die Neuerfindung der Schweiz 1848. Die Privatprotokolle und Geheimberichte, Basel 2018.
Kreis Georg, Der Weg zur Gegenwart. Die Schweiz im neunzehnten Jahrhundert, Basel, Boston 1986.
Lang Josef, Meier Pirmin, Kulturkampf. Die Schweiz des 19. Jahrhunderts im Spiegel von heute, Baden 2016.
Lötscher Thomas, Demokratie mit Zukunft. Die Erschaffung der modernen Schweiz, Thun/Gwatt 2022.
Maissen Thomas, Geschichte der Schweiz, Baden 2009.
Remak Joachim, Bruderzwist, nicht Brudermord: der Schweizer Sonderbundskrieg von 1847, Zürich 1997.
SRF, Die Schweizer, Der General, der die Schweiz rettete – Guillaume Henri Dufour, 2013: https://www.srf.ch/play/tv/die-schweizer/video/der-general-der-die-schweiz-rettete-guillaume-henri-dufour?urn=urn:srf:video:b9dd57d2-6618-455f-a049-43bd2827e8e2# .
Fonti delle immagini
Abb. 1: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-144936, Lithographie, Künstler Joseph Martignoni, Druckerei H.F. Leuthold, um 1848.
Abb. 2: © Marco Bucher, März 2022, Drohnenfotografie, bearbeitet durch Meierkolb.
Abb. 3: meierkolb, 2022, geplante Operationen während des Sonderbundskrieges 1847.
Abb. 4: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-144750, Verleger Orell füssli & co., um 1847, General Johann Ulrich von Salis Soglio.
Abb. 5: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-78617, Lithograf Carl Friedrich Irmiger, Drucker Grimminger, um 1850, General Guillaume Henri Dufour.
Abb. 6: Schweizerische Nationalmuseum, LM-72509, Vertreibung der Mönche und Nonnen aus den Klöstern Muri und Hermetschwil, um 1841.
Abb. 7: Kreis Georg, Der Weg zur Gegenwart. Die Schweiz im neunzehnten Jahrhundert, Basel, Boston 1986. Das Original wurde im «Guckkasten» 1847 gedruckt.
Abb. 8: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-144937, Lithographie, Künstler Heinrich Jenny, Druckerei C. Studer, um 1848, Gefecht vor Meierskappel am 23.11.1847, Ausschnitt verändert durch Meierkolb.
Abb. 9: Kunstmuseum Basel, Kupferstichkabinett, Fotografie Martin Bühler. Eine Käsedruckete, 1848, Aquarell von Hieronimus Hess.
Abb. 10: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-58906, Lithograf Jakob Eggli, 1847.
Abb. 11: Burgerbibliothek Bern, Gr.D.63, Bundesverfassung 1848, Lithographie, Studer Caspar Lithograph, gedruckt in Zürich
Abb. 12: Inhalte von Kurt Messmer und Jürg Stadelmann, Gestaltung von Meierkolb, 2022.
Abb. 13: Inhalte von Jürg Stadelmann, Gestaltung von Meierkolb, 2022.
Fig. 1: Sotto il ponte in legno presso Gisikon la Reuss scorre verso nord. Da Dietwil, nascosti dalla nebbia e dal vapore della polvere da sparo, le truppe federali (in uniforme blu con la bandiera svizzera) attraversano il fiume sottostante. I soldati si lanciano ad armi spianate verso Honau (con il piccolo campanile) e verso il ponte di Gisikon.
Fig. 2: Nel 1847, su questo terreno nei pressi del vecchio ponte in legno situato dove si trova l’attuale viadotto, i Confederati si scontrano fra loro. È qui che si decide l’esito della guerra del Sonderbund in favore della Dieta. Questa vittoria porta alla nascita dello Stato federale svizzero nel 1848.
Fig. 3: Operazioni militari pianificate durante la guerra del Sonderbund.
23 novembre 1847
Le truppe del Sonderbund (in rosso) ripiegano verso Gisikon dall’Oberfreiamt dopo la sconfitta subita a Geltwil – non lontano dall’abbazia di Muri – e la distruzione del ponte di Sins. In corrispondenza dell’attraversamento fortificato del fiume, appena 3500 uomini devono impedire l’avanzata delle truppe della Dieta federale (in blu) verso Lucerna. Queste ultime attraversano con la nebbia la Reuss a Sins e nei pressi di Dietwil. Il 23 novembre 1847, circa 16 000 soldati federali attraversano Honau e lanciano l’attacco, ricevendo rinforzi da Dietwil. In questo scontro tra Confederati trovano la morte 17 soldati e ne restano feriti 141. La strada verso Lucerna è libera.
Alla fine del 1845, sette Cantoni sui 22 che conta la Svizzera concludono un’«alleanza speciale» di mutua protezione, il Sonderbund. Il 24 ottobre 1847 la Dieta decide in maggioranza di ristabilire l’unità con la forza. Appenzello e Neuchâtel si dichiarano neutrali. Friburgo è il primo Cantone a capitolare. Poi le truppe della Dieta federale marciano da cinque direzioni diverse su Lucerna, il centro nevralgico del Sonderbund. Dopo la resa di Zugo, risalgono la valle della Reuss (R) fino a Gisikon, luogo della battaglia decisiva. Il 24 novembre 1847 Lucerna si arrende senza combattere. Il 28 novembre 1847 tutti i Cantoni del Sonderbund hanno capitolato. La guerra civile provoca oltre 110 morti e 300 feriti.
Fig. 4, a sinistra:
«La tragedia nella quale mi è stato imposto un ruolo difficile».
Johann Ulrich von Salis Soglio (1790–1874)
Testo originale:
«Das Trauerspiel, in welchem mir eine schwere Rolle aufgezwungen worden war.»
Conservatore protestante, il generale a capo delle truppe del Sonderbund è impegnato personalmente nei combattimenti e viene ferito sul ponte di Gisikon. Nel contempo, il Consiglio di guerra del Sonderbund e il governo lucernese lo lasciano da solo.
Fig. 5, a destra:
«Si deve uscire da questa lotta non solo vittoriosi, ma anche senz’ombra di disonore».
Guillaume Henri Dufour (1787–1875)
Questo protestante liberale moderato è il generale delle truppe della Dieta federale, vittoriose sul Sonderbund. Come ingegnere è conosciuto a Ginevra per la costruzione di ponti, banchine e palazzi. In qualità di cartografo, diventa famoso in Europa grazie alla prima carta geografica svizzera. Infine, è famoso in tutto il mondo come cofondatore della Croce Rossa internazionale.
Fig. 6, a sinistra: monaci e suore abbandonano i monasteri dell’Argovia nel 1841, sullo sfondo il monastero di Muri. I monaci benedettini passano per Gisikon prima di raggiungere Sarnen.
Fig. 7, a destra: «Jiz git’s Chrieg, u da wei mir de die Donnere ga bi de Chräge näh!» (Ora è guerra e prenderemo il nemico per il collo!)
Lo Stato liberale mobilizza le proprie truppe contro i «pretuncoli del Sonderbund», 10 ottobre 1847
Fig. 8: Il 23 novembre 1847, durante i combattimenti che si svolgono contemporaneamente a Meierskappel, Honau e Gisikon, una donna versa da bere a dei soldati federali. Le donne sono raramente rappresentate nelle scene di guerra. Che ruolo hanno in politica? Forniscono i pasti ai soldati? Curano i feriti? Fuggono con i bambini e gli anziani? Non si sa quasi nulla di loro.
Fig. 9: Un borghese e un contadino buttano giù da una panchina un aristocratico e un monaco. Nel 1848 i borghesi si impadroniscono del potere; l’aristocrazia e il clero perdono influenza.
Fig. 10: Il 26 novembre 1847 le truppe federali vittoriose sfilano in parata a Lucerna di fronte all’Hotel Schweizerhof. Tre giorni prima, il governo lucernese e il Consiglio di guerra del Sonderbund sono fuggiti attraversando il lago in direzione di Uri.
Fig. 11: Manifesto della Costituzione federale del 1848.
12 settembre 1848
Il manifesto ufficiale proclama che lo Stato federale svizzero ha adottato una nuova Costituzione il 12 settembre 1848. Il testo originale è preceduto da un’illustrazione che rappresenta le bandiere dei 22 Cantoni. Sotto la protezione divina, due gruppi di uomini, in uniformi militari e in tenuta civile, salutano Helvetia che brandisce trionfalmente il documento nella sua mano destra. Dietro di lei, un Confederato tiene in una mano una corona d’alloro e nell’altra mano sventola la bandiera ufficiale della Svizzera.
Bandiera rossa su cui campeggia la croce svizzera
Durante la guerra del Sonderbund del 1847, le truppe della Dieta federale combattono sotto stendardi rossi con una croce bianca sui quali sono scritti i nomi dei Cantoni che li hanno mobilitati, e indossano al braccio una fascia rossa con lo stesso motivo. Nel 1840 il generale Henri Dufour crea una bandiera nazionale con la croce svizzera che sembra fluttuare liberamente su un campo rosso. La nuova Confederazione svizzera adotta questi colori per la bandiera nazionale.
Testi e immagini dei pannelli
Fonti e letteratura consigliata
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Fonti delle immagini
Abb. 1: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-144936, Lithographie, Künstler Joseph Martignoni, Druckerei H.F. Leuthold, um 1848.
Abb. 2: © Marco Bucher, März 2022, Drohnenfotografie, bearbeitet durch Meierkolb.
Abb. 3: meierkolb, 2022, geplante Operationen während des Sonderbundskrieges 1847.
Abb. 4: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-144750, Verleger Orell füssli & co., um 1847, General Johann Ulrich von Salis Soglio.
Abb. 5: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-78617, Lithograf Carl Friedrich Irmiger, Drucker Grimminger, um 1850, General Guillaume Henri Dufour.
Abb. 6: Schweizerische Nationalmuseum, LM-72509, Vertreibung der Mönche und Nonnen aus den Klöstern Muri und Hermetschwil, um 1841.
Abb. 7: Kreis Georg, Der Weg zur Gegenwart. Die Schweiz im neunzehnten Jahrhundert, Basel, Boston 1986. Das Original wurde im «Guckkasten» 1847 gedruckt.
Abb. 8: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-144937, Lithographie, Künstler Heinrich Jenny, Druckerei C. Studer, um 1848, Gefecht vor Meierskappel am 23.11.1847, Ausschnitt verändert durch Meierkolb.
Abb. 9: Kunstmuseum Basel, Kupferstichkabinett, Fotografie Martin Bühler. Eine Käsedruckete, 1848, Aquarell von Hieronimus Hess.
Abb. 10: Schweizerisches Nationalmuseum, LM-58906, Lithograf Jakob Eggli, 1847.
Abb. 11: Burgerbibliothek Bern, Gr.D.63, Bundesverfassung 1848, Lithographie, Studer Caspar Lithograph, gedruckt in Zürich
Abb. 12: Inhalte von Kurt Messmer und Jürg Stadelmann, Gestaltung von Meierkolb, 2022.
Abb. 13: Inhalte von Jürg Stadelmann, Gestaltung von Meierkolb, 2022.